Sintomi da reflusso

Il cancro dell’esofago  è un tumore maligno molto frequente in Oriente e meno nei Paesi d’Occidente. Soprattutto in Giappone è endemico e per tale motivo in quel Paese si attua lo screening di massa con la gastroscopia. In Occidente vengono considerati a rischio i pazienti con Barrett, quelli con tumori delle vie respiratorie e quelli con esofagite cronica. Costoro vengono controllati con gastroscopie e biopsie per esame istologico. Se è presente displasia, i controlli saranno trimestrali o semestrali oppure, a seconda della valutazione clinica, si procederà ad un intervento di mucosectomia endoscopica, che consiste nel resecare un’ampia sezione di mucosa, per asportare completamente il cancro. Ciò è possibile nelle fasi iniziali, quando questo non si approfonda molto. Altre tecniche ablative sono l’ablazione termica e la terapia fotodinamica. La prima si effettua con elettrocoagulazione o con laser ad Argon o a Neodimio Yag. La metodica con laser ad argon sembra avere meno complicanze. La terapia fotodinamica consiste nella radiazione ottica, ad opportuna lunghezza d’onda, prodotta da un laser ad argo o a vapori d’oro sul tessuto malato, precedentemente trattato con un agente fotosensibilizzante. Le tre tecniche possono essere usate in modo complementare l’una all’altra.

Sono considerate lesioni precancerose l’acalasia, l’esofago di Barrett e le stenosi da caustici. L’esofagite cronica può portare alla metaplasia, cioè al Barrett, alla displasia lieve, poi alla displasia severa, al cancro in situ ed al cancro invasivo. Questo processo è molto lento nel tempo e gli studi parlano di 7-20 anni per arrivare allo stadio finale.

I fattori favorenti del cancro dell’esofago sono l’abuso di alcol e di tabacco, i tumori delle vie respiratorie, l’esofagite cronica, le disvitaminosi, i carcinogeni e le nitrosamine, contenuti questi ultimi in alcune verdure di coltivazioni intensive, con piante poco esposte alla luce solare. Altro fattore favorente è il papilloma virus, del quale si è molto parlato in tempi recenti, per la vaccinazione proposta contro il cancro della cervice uterina.

I sintomi del Cancro dell’Esofago possono essere aspecifici e simulare quelli del reflusso gastroesofageo. Si possono avere bruciore e senso di corpo estraneo al petto, difficoltà a deglutire e rigurgito, dolore dietro lo sterno, dimagramento, inappetenza, vomito. In fasi più avanzate possono esserci sintomi respiratori, dovuti ad inalazione per la difficoltà a deglutire o per propagazione del tumore all’albero respiratorio. Si hanno allora tosse, broncopolmonite, affanno. In altri casi si ha raucedine o singhiozzo.

La diagnosi precoce è importante e si ottiene con la gastroscopia , che permette la visione diretta del viscere. L’esame radiologico (esofagogramma) con mezzo di contrasto non dà certezze. Il cancro precoce sottomucoso viene diagnosticato assai di rado nel nostro Paese ed è in questi casi che sono possibili interventi meno invasivi, come quelli ablativi endoscopici. In zone ad alta incidenza, come in Oriente, viene attuato un programma di screening endoscopico ed in quei Paesi l’early cancer viene diagnosticato nel 50-70% dei casi.

Nelle fasi non precoci il cancro all’esofago  è una lesione vegetante, ulcerata o infiltrante. La propagazione all’albero tracheo-bronchiale, all’aorta, al pericardio avviene in stadio avanzato. Le metastasi linfonodali sono frequenti e precoci. Sono interessati i linfonodi mediastinici posteriori, del collo e dell’addome superiore. Metastasi epatiche e polmonari si hanno in fase avanzata.

Terapia del Cancro dell’Esofago

La cura del cancro esofageo è chirurgica o endoscopica. La cura è risolutiva, se la diagnosi viene fatta precocemente. La diagnostica endoscopica precoce, le tecniche chirurgiche ed anestesiologiche, i protocolli di chemio e di radio terapia dànno buoni risultati. In fase precoce la terapia ablativa risolutiva può essere endoscopica. Nei casi più avanzati la terapia è chirurgica o palliativa endoscopica. La radioterapia e la chemioterapia possono essere necessarie a seconda dei casi.

Cancro dell'esofago
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