FAQ Cancro dell'ano e del retto
La perdita di sangue durante la defecazione o sulla carta igienica, dopo aver evacuato, può essere il sintomo di un tumore?
Il tumore del colon-retto , cioè della parte finale dell’intestino, è il cancro più frequente in Italia, insieme a quello del polmone e della mammella. La presenza di sangue o muco, durante o dopo la defecazione, potrebbe indicare un cancro del retto o del canale anale. Ma potrebbe trattarsi semplicemente di malattia emorroidaria , con emorroidi interne, non avvertite dal soggetto che lamenta il disturbo, oppure di una patologia infiammatoria.
Potrebbe essere un polipo a sanguinare? Che differenza c’è tra polipo e tumore?
Potrebbe essere un polipo infiammato del tratto finale dell’intestino, dalla cui superficie può uscire sangue al passaggio delle feci. Il polipo è un’escrescenza della mucosa che protrude nel lume intestinale. Esso si trasforma lentamente in senso maligno, fino ad arrivare al cancro.
Come avviene questa trasformazione da polipo a cancro?
I tumori sono formazioni adenomatose, non necessariamente maligne. I polipi intestinali sono tra questi. Se sono infiammatori, la loro malignità è praticamente nulla. Se sono di tipo adenomatoso, hanno in sé un grado di malignità che, in base alla displasia, valutata dal Patologo, sarà di basso o alto grado. Esistono anche i polipi serrati, che hanno caratteristiche miste.
Come si può escludere un cancro dell’ano o del retto?
Il Gastroenterologo Proctologo è lo specialista cui rivolgersi. La visita medica permette di valutare la parte finale del retto e l’ano. Talvolta l’esplorazione digitale del retto non è possibile perché suscita vivo dolore al paziente. Questo accade quando è presente una ragade in fase attiva. In questi casi è opportuno effettuare una retto-colon-scopia in sedazione per escludere con certezza un cancro dell’ano.
Si può verificare da soli di avere un cancro dell’ano o del retto?
È difficile che ci si possa rendere conto da soli di cosa si tratta. Il dolore può essere assente se il cancro è nel retto, cioè più dentro rispetto all’orifizio anale. Il sanguinamento che produce può essere imputato ad emorroidi interne. Se il cancro è nel canale anale, il dolore è presente e può essere scambiato per un dolore dovuto ad una ragade. Quindi è opportuna una retto-colon-scopia in sedazione per poter vedere bene, senza lo spasmo indotto dal dolore, e per prelevare campioni della lesione sospetta per esame istopatologico.
Qual è la cura del cancro dell’ano o del retto?
Il polipo dell’intestino e del retto può essere asportato durante la colonscopia (polipectomia endoscopica , mucosectomia). Se è cresciuto troppo, se si è certi durante la colonscopia che è già diventato cancro e se la posizione e le dimensioni impediscono la procedura endoscopica, allora occorre l’intervento chirurgico. Per i tumori in questa sede, la radioterapia o la chemioterapia prima dell’intervento riducono il volume del cancro, che sarà poi operato più agevolmente, permettendo di ripristinare la continuità dell’intestino. Per il cancro dell’ano la terapia è medica, chemioterapica e radioterapica. La chirurgia è applicabile solo se la lesione è diagnosticata in fase iniziale ed è di piccole dimensioni. Se la diagnosi è tardiva e la terapia medica non ha effetto, necessita un intervento chirurgico demolitivo, con ano artificiale.
Si può guarire dal tumore al retto e dal cancro dell’ano?
Se la diagnosi è precoce, assolutamente sì. I polipi di piccole dimensioni, fino a 3-4 cm di diametro, possono essere tolti durante la colonscopia (polipectomia endoscopica, mucosectomia). Se il polipo è troppo grande o si è già trasformato in cancro, deve essere tolto con un intervento chirurgico, ma la sopravvivenza è buona. Il cancro dell’ano, se diagnosticato precocemente e se di piccole dimensioni, può essere asportato chirurgicamente. In fasi più avanzate, sarà trattato con la chemioterapia e la radioterapia. La sopravvivenza è buona.