FAQ Colonscopia

La colonscopia  è un esame strumentale che si effettua con tubo flessibile, del diametro di 10-11 mm, con una microcamera nella sua parte distale (colonscopio). Esso viene introdotto attraverso l'ano e viene fatto risalire sino alla valvola ileocecale. Il medico può osservare il colon guardando sul video le immagini trasmesse dalla microcamera e può fare biopsie, ottenendo campioni di tessuto da analizzare o eseguire la polipectomia endoscopica , che consiste nel resecare polipi.

Tutte le manovre mediche, diagnostiche e tanto più chirurgiche comportano rischi. Il rischio maggiore della colonscopia  e della polipectomia  è la perforazione del colon.

La colonscopia può essere dolorosa a seconda della conformazione del colon , della soggettiva percezione del dolore e della presenza di angolature o aderenze viscerali.
Si preferisce effettuare quest'esame in sedazione profonda in respiro spontaneo, sotto controllo del Medico Anestesista. Esami meno invasivi come il clisma opaco o la TC-Colografia non dànno le stesse informazioni, non dànno la possibilità di valutare lo stato della mucosa e la presenza polipi anche piccoli. Non dànno la possibilità di fare biopsie, né di resecare i polipi. La colonscopia è il gold standard per la prevenzione dei tumori del colon.

La percentuale di complicanze della colonscopia diagnostica è inferiore al 4 per mille. La percentuale di rischio di complicanze sale all’1% quando l’esame diventa operativo, perché bisogna tagliare con l’elettrobisturi. Il rischio della sedazione profonda è modesto in quanto non è un’anestesia totale, ma una sedazione con respirazione autonoma, senza intubazione endotracheale. Il Medico Anestesista è presente e vigila sulla normalità dei parametri vitali.

La polipectomia non è una procedura pericolosa. Si tratta di tagliare, con un'ansa collegata all'elettrobisturi, il polipo. Per maggiore sicurezza, si infiltrano sotto la mucosa una o più sostanze che prevengono il sanguinamento e garantiscono l’asportazione radicale del polipo. Trattandosi di un piccolo intervento chirurgico, come per tutti gli atti medici, sono possibili complicanze, limitate ad una bassa percentuale di circa 1% dei casi. La più frequente di tali complicanze è l’emorragia, che per solito si autolimita o viene arrestata con manovre endoscopiche; è opportuno un ricovero ospedaliero per osservazione; raramente si rende necessario un intervento chirurgico. Altra complicanza è la perforazione. Anche in questo caso l'applicazione di una clip endoscopica può risolvere il problema, che si gestisce con terapia medica e digiuno. E' raro che necessiti di un intervento chirurgico

Le procedure endoscopiche divengono operative quando, durante la loro esecuzione, si effettua un piccolo intervento chirurgico. Se durante la colonscopia si praticano la polipectomia , la mucosectomia, la dilatazione, il posizionamento di protesi o la dissezione sottomucosa, la colonscopia sarà stata terapeutica. Altre endoscopie operative sono la CPRE (Colangio Pancretografia Endoscopica retrograda), laddove si effettui la sfinterotomia con asportazione di calcoli. Anche la sclerosi e la legatura delle varici esofagee e la Percutaneus Endoscopic Gastrostomy sono procedure endoscopiche operative.

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