FAQ Malassorbimento e celiachia

Sì. negli ultimi anni c'è stato un forte incremento di diagnosi di celiachia, anche tra pazienti adulti o anziani. Questo probabilmente non significa che tale patologia è in aumento, ma semplicemente che in passato molti casi, almeno quelli meno eclatanti, erano misconosciuti.

Già da un esame del sangue e da una visita medica specialistica gastroenterologica , si possono avere importanti indicazioni. Sarà lo Specialista a valutare se approfondire con ulteriori indagini.

La celiachia può manifestarsi in questo modo, ma gli stessi sintomi possono essere presenti nella sindrome del colon irritabile, con componente di stress psicosomatico, o in una malattia infiammatoria cronica dell’intestino o in altre forme di malassorbimento  o di parassitosi intestinale.

La celiachia è causata dall’intolleranza al glutine. Il glutine è una proteina contenuta in molti alimenti, soprattutto nella pasta e nel pane. Chi è affetto da celiachia e mangia una dieta con glutine va incontro alla formazione di anticorpi contro questa proteina o contro alcuni suoi componenti. Ma tali anticorpi aggrediscono anche le cellule dell'intestino del soggetto, distruggendo i villi intestinali, che sono deputati all'assorbimento dei nutrienti. Per tale motivo il paziente va incontro a malassorbimento. Ecco perchè tutti e tre i meccanismi patogenetici sono presenti nella malattia celiaca.

No. Essi consentono di determinare caratteristiche genetiche che aumentano il rischio di contrarre la malattia, ma non dànno alcuna certezza diagnostica. Sono test di suscettibilità.

Il sintomo più frequente è il dolore addominale. La diarrea  è frequente nelle forme conclamate, ma talvolta si hanno stitichezza, aerofagia, gonfiore e flatulenza.

Oltre al dolore addominale, nelle forme conclamate si hanno diarrea e dimagramento. La dermatite, la flatulenza, il gonfiore addominale, i capelli secchi, le unghie fragili e la facile stancabilità sono presenti nelle forme subcliniche. Altri segni di celiachia possono essere deficit vitaminici, di calcio, di magnesio, di proteine. In alcuni casi può esserci malessere generale, stanchezza, disturbi della memoria e sindrome ansioso-depressiva.

L'esame più specifico per la diagnosi di celiachia è il dosaggio anticorpale di anti-trans-glutaminasi tissutale, oltre che anti-endomisio ed anti-gliadina. Altri esami che possono far sospettare la celiachia sono: l'anemia, il ferro basso, l'aumento delle transaminasi.

La diagnosi certa di celiachia  si ottiene con la gastroscopia, che va sempre eseguita, e con l'esame istologico sulle biopsie del duodeno per controllo dei villi assorbenti.

L'unica terapia è la dieta rigorosamente priva di glutine.

Assolutamente no. All'intervento chirurgico si è costretti solo per eventuali complicanze, come il linfoma intestinale.

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