FAQ Gonfiore all'intestino o meteorismo addominale

Lei potrà non credermi, ma sento queste frasi, dalle mie Pazienti o dai miei Pazienti, almeno cinque o sei volte al giorno. Questo per dirLe che il Suo non è un sintomo raro e spesso non sottintende nessuna patologia grave.

Il meteorismo, questo è il termine medico del disturbo, deriva dal greco meteoros = sollevare, stare in alto, è caratterizzato dall’incremento dei gas all'interno del tubo digerente. La sensazione di distensione dell'addome non è sempre associata ad una distensione reale o comunque visibile. I gas (azoto, ossigeno, idrogeno, monossido di carbonio e metano) sono normalmente presenti nell’ intestino , in quantità tra i 100 ed i 150 ml. La sensazione di disagio può anche non dipendere da un loro reale aumento, ma da un’anomala disposizione all’interno dei visceri o alla percezione sensoriale eccessiva. Questo però non vuol dire che non ci sia niente da fare.

Come è imperativo della metodologia clinica, la prima cosa da fare, dopo la valutazione fisica e l’esame obiettivo, è effettuare accertamenti, di primo o secondo livello, a seconda delle indicazioni che si evincono dal suddetto esame clinico. Gli esami del sangue sono il primo passo, inserendo accertamenti specialistici , per escludere patologie infiammatorie, metaboliche, endocrine, intolleranze e allergie. La completezza diagnostica, nel campo della gastroenterologia, si ha con le indagini di imaging, le più importanti delle quali e le prime da effettuare, sono la gastroscopia , la colonscopia  e l’ecotomografia addominale, a seconda del quadro clinico. In seconda battuta, si potrà decidere di effettuare altri esami radiologici, come la TAC, la Risonanza e/o esami fisio-patologici, come la manometria ad alta definizione, la pH-Impedenzo-Manometria o altro.

L’odierna Medicina è la Medicina del Benessere. Il primo benessere è l’assenza di patologie. Quindi, gli esami vanno comunque eseguiti per escludere patologie organiche. Questo primo passo spesso aiuta il Paziente a sentirsi meglio, sapendo che il suo organismo è sano.

Direi che già questo non è poco. Ma non è così. Se, dopo tutte le indagini del caso, i Suoi disturbi rientreranno nel vasto capitolo delle malattie funzionali intestinali , Lei non sarà lasciata senza assistenza e senza un adeguato trattamento. In quell’auspicabile evenienza, dovremo valutare, e già le indagini iniziali ci aiutano in questo, se Lei potrà trarre giovamento da un tipo di trattamento piuttosto che da un altro. Non voglio tediarla, segnalando la grande quantità e l’elevata qualità degli studi, che si sono condotti e si stanno conducendo sull’argomento, valutando tutti i meccanismi patogeni, quelli legati all’infiammazione, alle anomalie immunogiche o della sensibilità del sistema nervoso periferico, mediata da neurotrasmettitori e da ormoni neuroendocrini. Tutto questo porta al ritrovamento di nuove sostanze e prodotti farmaceutici per la terapia dei disturbi funzionali.

La presenza di gas nell’ intestino  è normale. Un suo eccesso può essere provocato dalla dieta e dall’abitudine ad ingurgitare aria, quando si mangia troppo in fretta.

Non esiste una dieta valida in assoluto contro il meteorismo, perché ogni organismo reagisce in modo diverso ai nutrienti. Si possono dare comunque consigli generali, quali ad esempio quello di ridurre gli alimenti irritanti per la mucosa intestinale, come gli alcolici, gli infusi del tè nero e del caffè, quelli contenenti eccessi di scorie dure, come i legumi, o quelli contenenti gas, come le bevande gassate. Il latte spesso causa meteorismo, in quando l’enzima lattasi, che serve per digerire il principale zucchero in esso contenuto, è meno presente con l’avanzare dell’età. Inoltre, a temperature elevate, il lattosio si trasforma in lattulosio, che ha una forte azione osmotica. Gli alimenti complessi, che rallentano la digestione, favoriscono la anche la ritenzione gassosa.

È importante mantenere una flora batterica intestinale efficiente, ricordando che la sua composizione è geneticamente determinata. Ma l'utilizzo di alimenti probiotici (come lo yogurt) può essere utile, anche se l’efficacia è estremamente soggettiva.

La fibra intestinale è importante perché serve per nutrire la flora batterica. Bisogna garantire un apporto di fibra alimentare tra i 25 ed i 30g al giorno. La fibra si divide in solubile ed insolubile. Oltre a nutrire i batteri “buoni”, essa serve a garantire la contrazione peristaltica e la propulsione fecale, favorendo l’emissione di gas ed evitando il ristagno di sacche di esso in alcune porzioni dell’intestino. L'apporto della fibra è garantita da frutta e verdura, ma a volte è opportuno integrare con l’assunzione di fibre morbide, che si trovano in commercio. Un intestino  che si svuota con regolarità consente di ridurre notevolmente il meteorismo.

I pre-biotici sono fibre, che, oltre alla funzione di nutrimento dei pro-biotici, stimolano la peristalsi, riducendo il tempo di permanenza del materiale ingerito nel lume intestinale, favorendone l'eliminazione, e, con esso, dei gas che l’accompagnano. Gli integratori prebiotici sono l’agar agar, il glucomannano, la gomma guar, la gomma Karaya, le pectine ed i semi di psillio.

I consigli dietetici sono importanti per ridurre il fastidioso sintomo del meteorismo, ma, nel caso in cui il gonfiore permanga, nonostante le accortezze nutrizionali ed i consigli dietetici, è possibile provare alcuni rimedi di tipo integrativo. Le sostanze più utilizzate per ridurre il meteorismo sono il carbone vegetale, che è un estratto secco del legno, che tende ad adsorbire i gas intestinali ed il Carbone animale, che è un estratto secco di ossa animali e possiede le stesse proprietà del carbone vegetale, ma è più efficace. Il Carbone officinale è un composto misto, che contiene carbone vegetale ed animale, mentre il Carbone medicato è arricchito con altre molecole utili. Un altro prodotto farmaceutico molto utilizzato è il dimeticone, un antischiuma associato ad antiacidi. Sono utili gli enzimi digestivi, quali alfa e beta galattosidasi, che agiscono favorendo l’assimilazione dei disaccaridi, riducendo in tal modo la formazione di aria.

Altri rimedi “naturali” sono il decotto di semi di finocchio o di anice, le tisane di cumino, melissa e camomilla, l’olio essenziale di mirto.

Questi integratori possono coadiuvare la terapia nutrizionale, ma non sostituiscono una dieta appropriata. Alcuni accertamenti diagnostici servono a valutare eventuali intolleranze specifiche del paziente. Esistono molti test sul mercato per testare le intolleranze alimentari, ma molti hanno scarsa o nulla validità scientifica. Quello che io propongo ai miei Pazienti è quello che si basa sul dosaggio di “anticorpi anti-nutrienti”, documentando la presenza nel sangue di Immunoglobuline IgG contro tali nutrienti.

Il meteorismo è spesso correlato alla stipsi : l' intestino  mobilita i gas prodotti e ne favorisce l'evacuazione insieme al materiale non assorbito, cioè le feci. Se il transito intestinale, con fisiologico movimento del gas, è rallentato, viene favorita la formazione di sacche gassose, responsabili del gonfiore. Dopo gli opportuni accertamenti sulle cause della stipsi , si deve prescrivere un’opportuna terapia. Si possono utilizzare farmaci regolatori della motilità, si può fornire un apporto integrativo di fibre morbide, si possono utilizzare lassativi non irritanti, come i poli-etilen-glicoli, che attirano acqua nel lume intestinale, ammorbidendo le feci e favorendone la progressione, insieme all’aria in eccesso. In alcuni casi, necessitano farmaci procinetici specifici, di ultima generazione, come la prucalopride o la linaclotide, fino all’utilizzo degli agonisti muscarinici, come il betanecolo o la piridostigmina. Altri farmaci che, nel caso, provvedo ad utilizzare, sono quelli che agiscono sul sistema nervoso, i quali, anche se nascono come farmaci a specifica azione neurologica, sono utilizzati in Gastroenterologia, a dosaggi opportuni, per agire sul sistema nervoso enterico, definito anche, da un famoso Ricercatore americano, nostro secondo cervello.

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