FAQ Pancreatite
Professore, spesso dopo pranzo, ho dolore alla bocca dello stomaco ed il dolore si irradia alle spalle, tra le scapole. È colpa dell'ernia gastrica che hanno visto alla gastroscopia o potrei avere la pancreatite?
La malattia da reflusso gastro-esofageo è molto frequente ed è favorita dalla presenza di un'ernia gastrica iatale. È probabile che la causa dei Suoi disturbi sia quella. Se però il disturbo è particolarmente intenso e non scema, nonostante la terapia con inibitori di pompa protonica, sarà opportuno indagare per una pancreatite. Potrebbe essere una forma lieve, con un piccolo “screzio” pancratico, perchè i sintomi della pancreatite acuta severa sono molto più gravi e necessitano spesso di ricovero in Ospedale.
Allora potrei avere la pancreatite?
La pancreatite si divide in acuta e cronica. La causa più frequente di pancreatite è una litiasi o micro-litiasi delle vie biliari. Un piccolo calcolo ostacola il deflusso della bile e dei succhi pancreatici: il secreto pancreatico non può raggiungere lo sbocco nell' intestino , dove va per digerire gli alimenti ed allora digerisce ed infiamma la ghiandola pancreatica. Spesso, andando a ricercare i calcoli della bile , che hanno creato il problema, questi non si trovano, perchè nel frattempo sono passati e la temporanea infiammazione del pancreas è terminata.
Quindi non ho il reflusso gastro-esofageo ma la pancreatite?
Diciamo che potrebbe avere piccoli calcoli biliari o una bile densa che a tratti ostacolano il deflusso del secreto pancreatico e ciò innesca un'infiammazione della ghiandola, che si manifesta a tratti e per poco tempo. Per avere la certezza diagnostica, bisogna eseguire esami ematici proprio nel momento in cui Lei ha la crisi dolorosa epigastrica e verificare che gli enzimi pancreatici siano elevati rispetto ai valori basali.
Potrebbe essere pancreatite cronica?
Le cause più frequenti di pancreatite cronica sono l'abuso alcolico, una marcata dislipidemia, il fumo di sigaretta, gli eccessi alimentari, oltre che una predisposizione familiare ed una non corretta alimentazione. Anche patologie biliari possono instaurare una condizione cronica e ripetitiva di reflusso biliare nei dotti pancreatici, che determinano un'infiammazione cronica della ghiandola. I sintomi che Lei cita possono corrispondere ed è sempre difficile la diagnosi differenziale tra la patologia pancreatica ed il reflusso gastro-esofageo.
Cosa devo fare per avere una certezza?
Deve andare dal Suo medico curante, che La conosce e La segue, e decidere con lui per una visita specialistica Gastroenterologica , esami del sangue e delle feci, e indagini di imaging più specifiche. La radiografia diretta dell’addome e l’ecografia dell’addome superiore possono dare qualche indicazione. La Gastroscopia va sempre eseguita. Talora occorrono la TAC e la Pancreato-Colangio-Risonanza Magnetica. In casi specifici occorre eseguire la CPRE.
Come si cura la pancreatite acuta?
La pancreatite acuta grave prevede il ricovero in ambiente ospedaliero, con digiuno assoluto e terapie per fleboclisi. Quando si documenta la patologia biliare, che frequentemente causa la malattia, bisogna valutare quale sia l'indicazione per lo specifico caso clinico: una terapia medica con acidi biliari, la Colangio-Pancreato-Grafia Retrograda-Endoscopica (CPRE) con sfinterotomia, per togliere i calcoli delle vie biliare e facilitarne il passaggio in duodeno, o l'intervento di colecistectomia possibilmente laparoscopica.
E la pancreatite cronica?
La pancreatite cronica può essere causata da calcoli biliari, come la forma acuta, da protratto abuso alcolico, da dislipidemie e disordini alimentari. La terapia sarà differente da caso a caso: la dieta, l'utilizzo di enzimi pancreatici, una CPRE per drenare pseudocisti o per la neurolisi in caso di dolore grave ed invalidante, l’intervento chirurgico per favorire drenaggi. Gli obiettivi sono: alleviare il dolore e correggere la malnutrizione che si è determinata.