FAQ Ragade anale

La ragade anale  è una malattia che colpisce adulti e giovani, ma anche neonati o bimbi. E’ un’ulcera della mucosa dell’ano-retto vicino all’uscita dall’ano (linea dentata), in genere sulla linea posteriore.

La ragade anale può essere:
– Acuta o Cronica

La causa delle ragadi è un trauma sul canale anale da parte di feci dure che impattano l’orifizio. Anche la diarrea e l’acidità delle feci possono provocarla. Può aversi infezione della ghiandola criptica con ascesso (complicanza). I noduli emorroidari trombizzati possono ulcerarsi e favorire la formazione di una ragade e/o di un ascesso.

Lo spasmo dello sfintere anale le favorisce e le mantiene. Esso si apprezza alla esplorazione digitale del retto e si documenta con la manometria anorettale, che è lo studio pressorio del canale anale. Lo spasmo sfinteriale impedisce alla ragade di guarire e la cronicizza.

I sintomi della ragade anale sono i seguenti:
– Dolore (90% dei casi) Sanguinamento (85%)
– Dolore urente durante la defecazione, che cessa dopo pochi minuti
– Sangue è rosso vivo sulle feci o sulla carta igienica

Nel caso di ragade cronica i sintomi sono prurito (50% dei casi) e perdita di muco (20%). Possono aversi disturbi della minzione come ritenzione (difficoltà ad urinare) e dolore. Può aversi dispareunia, cioè dolore durante il rapporto sessuale.

Diagnosi della ragade anale

Il Gastroenterologo  Proctologo potrà visualizzare la ragade retraendo delicatamente la cute perineale. Nella forma acuta è visibile una ferita (lesione di continuo) a bordi netti delimitata da cute normale. L’inserimento di un dito nell’ano (esplorazione rettale) non è possibile in fase acuta per il vivo dolore; si avverte l’ipertono sfinterico di difesa.
Nella ragade cronica è presente un nodulo sentinella (“marisca sentinella”) lungo anche 3-4 cm. in corrispondenza dell’angolo inferiore della ragade.
L’anoscopia può evidenziare un’infezione con pus alla pressione; nel 5-10% dei casi sono associati un ascesso o una fistola anale, sottocutanea, il cui orifizio esterno è vicino alla ragade.

La ragade può essere spia di una malattia sistemica infettiva come l’AIDS, la tubercolosi, la sifilide, il morbo di Crohn , la colite ulcerativa, il carcinoma del colon. E’ opportuno un controllo medico specialistico del Gastroenterologo  ed eseguire esami del sangue, un esame completo delle feci, la colonscopia.

Terapia ragadi anali

La terapia della ragade anale  deve essere gestita dal Gastroenterologo Proctologo che valuterà i problemi della defecazione, eventuali patologie associate e predisporrà la terapia solo dopo gli accertamenti opportuni. La terapia meccanica dilatativa per periodi prolungati può dare buoni risultati. Solo casi selezionati vanno affidati al Chirurgo Proctologo.

Ragade anale
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