Protesi Endoscopiche

Schema di inserzione di protesi esofagea con catetere portante

Il posizionamento di endoprotesi  è una procedura endoscopica che serve per trattare stenosi del tubo digestivo o dei canali della bile o del succo pancreatico. È un atto terapeutico che può essere definitivo o temporaneo. Le protesi endoscopiche  utilizzate, in considerazione di ciò, saranno in maglie di metallo, per trattamenti definitivi o a lungo termine, in quanto è difficile toglierle, mentre saranno di plastica o metalliche ricoperte, per trattamenti a breve termine o che prevedano una loro rimozione o sostituzione. È chiaro che le protesi  in maglie metalliche, le moderne autoespansibili, sono meno soggette al rischio di migrazione, ma, nel caso di stenosi neoplastiche, sono suscettibili di infiltrazione tumorale al loro interno.

Le protesi metalliche ricoperte non hanno questo limite, ma sono più soggette a migrazione. Naturalmente le industrie del settore si sono sbizzarrite nel creare numerosi modelli, con particolari alette o svasature, onde evitare la migrazione, e con punte arrotondate per evitare lesioni da traumi ripetuti.

Il posizionamento di endoprotesi  nei tratti di viscere stenotico serve a ripristinare il normale passaggio del contenuto alimentare. Le endoprotesi per i canalicoli epatici o pancreatici servono a permettere il drenaggio dei secreti digestivi, il cui mancato svuotamento determina gravi patologie (colestasi, colangiti, pancreatiti).

Protesi endoscopicheProtesi biliare
Protesi a maglie metalliche

La stenosi viscerale è legata alla presenza di un tumore  o agli esiti cicatriziali di una patologia infiammatoria, come i restringimenti dovuti ad un’esofagite cronica, ad un’ulcera dello stomaco  o del duodeno  o ad una malattia infiammatoria nel colon , come nel caso della colite ulcerativa. La stenosi può essere iatrogena, come nel caso delle stenosi anastomotiche, cioè per pregressi interventi chirurgici.

L’inserzione di una protesi a livello delle vie biliari può essere necessaria per un restringimento benigno, come nel caso di calcoli che irritano il coledoco, o per la presenza di un tumore. Nel primo caso è opportuno inserire una protesi in plastica o ricoperta, prevedendo di doverla successivamente togliere o sostituire; nel caso del tumore va inserita un’endoprotesi metallica autoespansibile, in quanto dovrà rimanere per lungo tempo.

L’inserzione di endoprotesi pancreatiche, oltre ad essere necessaria per la palliazione oncologica, è indicata in alcune patologie pancreatiche croniche, con risoluzione di dolore cronico e malassorbimento, come nel caso di drenaggio di cisti.

Alcune protesi sono ad inserzione esterna rispetto all’endoscopio e quindi sotto controllo radiologico. Sono le protesi “OTV over the wire”, che significa sopra il filo guida, in quanto esse stesse ed il catetere portante non passano nel canale operatore dell’endoscopio. Allora il filo guida va posizionato sotto visione endoscopica e la protesi viene fatta scorrere sopra di esso, sotto controllo radiologico ed utilizzando i punti di repere che si trovano sia sul catetere portante che sulla protesi. Naturalmente deve trattarsi di un tratto del canale digerente accessibile dall’esterno, in genere il retto ed il sigma.

Protesi per esofago
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